IL POTERE DELLA SCULTURA: L’INTERVISTA A NICKY WILSON, COFONDATRICE DI JUPITER ARTLAND

Com'è nato uno dei parchi di scultura più visionari d’Europa e come l’arte può cambiare la vita delle nuove generazioni.

09.07.25

Jupiter Artland è una galleria e un parco di sculture, di proprietà privata ma accessibile al pubblico, situato nei pressi di Edimburgo, in Scozia. Ospita una collezione permanente di sculture all’aperto, tra cui opere di Tracey Emin, Anish Kapoor, Rachel Maclean e Antony Gormley. Oltre a questo, propone un ampio programma di mostre temporanee nei suoi spazi espositivi. In una giornata di sole, siamo andati a visitarlo per parlare con la cofondatrice Nicky Wilson della nascita del progetto nel 2009, degli artisti con cui hanno collaborato e di come il parco e il programma stiano evolvendo.


Nicky ha iniziato studiando arte e ricorda di essere stata “influenzata da alcuni degli artisti più straordinari del panorama mondiale, tra cui Cornelia Parker e Helen Chadwick”. Dopo aver conseguito un master al Chelsea College of Art, ha proseguito gli studi alla British School di Roma. Ha continuato a realizzare opere, finché “non ho avuto i miei figli, e questo ha messo un freno a tutto”.

Nicky Wilson, ritratto di Eleanor Edmondson Nicky Wilson, ritratto di Eleanor Edmondson

Mentre li cresceva insieme al marito, Robert Wilson, cofondatore di Jupiter Artland, ha pensato: “Abbiamo tutta questa terra a disposizione, perché non farne qualcosa? Così abbiamo iniziato a commissionare opere di land art che fossero emozionanti e di grande impatto”, tra queste la prima commissione fu quella dell’artista Charles Jencks: un paesaggio artificiale con un lago a spirale e colline rialzate, che rimane tuttora parte integrante della collezione del Jupiter Artland.


“Crediamo profondamente che paesaggio, natura e arte formino una magnifica unione. Il paesaggio eleva l’arte e viceversa. È una fonte d'ispirazione incredibile per gli artisti, che si sentono subito a loro agio e riescono a lavorare più tranquillamente, quando sono immersi nella natura. Credo che le pareti bianche delle gallerie spesso disorientino e intimoriscano gli artisti. Jupiter Artland è l’opposto del classico ‘white cube’”.


Integrare l’arte nel paesaggio è però un’arma a doppio taglio, come racconta Nicky: “La natura può anche prenderti a calci. Ti lancia tempeste contro e può essere ostile verso molte opere. Ma sa anche fondersi, provocare e trasformare le opere in modo da elevarle e integrarle nel paesaggio”.


Parlando della creazione della collezione, aggiunge: “Abbiamo iniziato col collezionare opere. Non ci consideriamo collezionisti tradizionali, perché non abbiamo il desiderio di non mostrare quello che abbiamo, ciò che vogliamo è che le persone vedano le nostre opere. Ma so anche quanta fatica si fa a convincere qualcuno a varcare un cancello, un portico o l’ingresso di un museo”.

Andy Goldsworthy, Stone in Coppice, 2009, photograph by Allan Pollok Morris, courtesy of Jupiter Artland
Andy Goldsworthy, Stone House, 2009, photograph by Allan Pollok Morris, courtesy of Jupiter Artland
Andy Goldsworthy, Stone House, 2009, photograph by Allan Pollok Morris, courtesy of Jupiter Artland
Andy Goldsworthy, Wall with Clay Tree, 2009, photograph by Allan Pollok Morris, courtesy of Jupiter Artland
Ian Hamilton Finley, Temple of Apollo, 2009, photograph by Allan Pollok Morris, courtesy of Jupiter Artland
Ian Hamilton Finley, Muse, 2009, photograph by Allan Pollok Morris, courtesy of Jupiter Artland

L’educazione come missione centrale

Il programma educativo è un punto focale a Jupiter Artland. Nicky spiega: “Abbiamo visite scolastiche quasi ogni giorno della settimana, durante le quali insegniamo gratuitamente, integrando le esperienze offerte da Jupiter con il programma scolastico nazionale”. Con la riduzione dell’accesso e dei finanziamenti all’arte, può rappresentare un valido supporto per quegli insegnanti che faticano a offrire ai propri studenti un’esposizione all’arte contemporanea.


“Portiamo avanti anche un progetto molto più ampio fuori sede, chiamato Jupiter Plus, pensato per abbattere le barriere di accesso all’arte che spesso vengono percepite come scoraggianti o difficili. Andiamo nei centri cittadini di varie città scozzesi e portiamo opere commissionate appositamente a Lindsay Mendick, Anya Gallaccio e Rachel McLean a Perth, Paisley e Dundee.”


Parla con passione del potenziale trasformativo dell’arte nei confronti dei giovani: “Se hai un’esperienza straordinaria con l’arte, può cambiarti la vita. È successo a me – qualcuno era interessato a quello che facevo, pensavo e sentivo”. È consapevole del privilegio che ha avuto, e questo la spinge a trasmettere la stessa possibilità ad altri. “Credo che l’autonomia artistica e l’attivismo creativo siano i pilastri del nostro programma educativo. Vogliamo raggiungere ogni bambino in Scozia”.


“Tanti giovani si chiedono quale sarà il loro impatto sul mondo che li circonda. A Jupiter Artland, il mio obiettivo è portarli a credere nelle proprie idee e ad aiutarli a esprimerle. Serve coraggio, forza mentale, e determinazione. Se ti eserciti a parlare di arte – dove non esiste una risposta giusta – e hai il coraggio di dire ‘non mi piace’, allora stai già spingendo un giovane a riflettere sul perché prova ciò che prova, e questo genera autonomia”.


Per quanto riguarda la definizione di successo, aggiunge: "Una vittoria per noi è quando un giovane decide di voler andare all’accademia d’arte, oppure si sente abbastanza coraggioso da dire: non andrò al college, voglio fare il tecnico. Una vittoria è vedere qualcuno entrare nelle industrie creative e contribuire a creare un percorso per chi desidera far parte del dibattito nazionale sull’arte. Può sembrare ambizioso, ma credo che l’arte ne sia capace. Ne sono certa”.

Jonathan Baldock, WYRD, Jupiter Artland Ballroom Gallery, 2025
Jonathan Baldock, WYRD, Jupiter Artland Ballroom Gallery, 2025
Jonathan Baldock, WYRD, Jupiter Artland Ballroom Gallery, 2025
Jonathan Baldock, WYRD, Jupiter Artland Ballroom Gallery, 2025
Jonathan Baldock, WYRD, Jupiter Artland Ballroom Gallery, 2025
Jonathan Baldock, WYRD, Jupiter Artland Ballroom Gallery, 2025

La selezione degli artisti

Parlando di come vengono scelti gli artisti da includere nel parco o da esporre in galleria, Nicky afferma: “Scelgo artisti che rispetto e che sono coraggiosi. Scelgo artisti che ti fanno pensare e che hanno grande integrità nel modo in cui vedono il mondo”.


Tra gli artisti che incarnano queste qualità, cita Cornelia Parker, che ha realizzato un’opera intitolata Landscape with Gun and Tree (Paesaggio con pistola e albero), che fa parte della collezione permanente di Jupiter Artland, dove una pistola sovradimensionata si appoggia a un albero. “È un’attivista, e tutte le sue opere contengono un dialogo potente.


Landscape with Gun and Tree può inizialmente sembrare aggressiva, ma è una rivisitazione del dipinto Mr and Mrs Andrews di Thomas Gainsborough. Nel dipinto originale le mani della signora Andrews non sono finite, suggerendo che sia una proprietà del marito. In questa versione, c’è parità: l’albero rappresenta me, e mio marito Robert è la pistola. Potrà anche essere carica e pronta a sparare, ma senza l’albero cadrebbe. I due sono in simbiosi, come in tutte le relazioni solide”.


Le mostre temporanee attuali ospitano opere di Jonathan Baldock. A proposito del suo lavoro, Nicky commenta: “È un pensatore coraggioso e profondo sulla tematica queer. Non ti sbatte in faccia le sue opinioni su come vengono trattate e percepite le persone queer; ti seduce gentilmente in una conversazione che potremmo definire 'sismica'”.


Per lei è fondamentale che la collezione continui a diversificarsi e a dare voce a prospettive storicamente poco rappresentate.

Alima Askew. Jupiter Rising x EAF 2024. Fotografia di Neil Hanna-min. Alima Askew. Jupiter Rising x EAF 2024. Fotografia di Neil Hanna-min.

Il futuro di Jupiter Artland

Quando chiedo a Nicky se Jupiter Artland continuerà come un’attività di famiglia, ritiene sia improbabile: "I miei figli lavorano uno nel ministero dell’interno e nella polizia metropolitana, l’altro vuole diventare avvocato". Tuttavia, sottolinea quanto crescere circondati dall’arte abbia arricchito le loro vite: "Vivono a Londra e, se hanno avuto una brutta giornata, vanno alla Tate. Questo è il valore della cultura".


Aggiunge di aver assunto molte persone creative con cui lavorare, e si dice certa che il posto rimarrà in buone mani anche dopo di lei. Per ora, possiamo vedere quanto sia appassionata: la si trova spesso a chiacchierare con i visitatori, i loro bambini e persino i loro animali domestici. Il suo amore per l’arte e per ciò che può offrire alle persone fa pensare che Jupiter Artland continuerà a espandere la sua collezione e la sua offerta, sotto la guida sua e del marito.

Immagine di copertina: Joana Vasconcelos, Gateway, 2019. Allan Pollok-Morris, courtesy Jupiter Artland.

Tabish Khan è un critico d'arte specializzato nella scena artistica londinese e crede con passione nel rendere l'arte accessibile a tutti. Visita e scrive di centinaia di mostre all'anno, dalle più importanti alla scena artistica emergente.

Scrive per diverse pubblicazioni ed è apparso molte volte in televisione, alla radio e in podcast per discutere di notizie e mostre d'arte. 

Tabish è amministratore di ArtCan, un'organizzazione artistica senza scopo di lucro che sostiene gli artisti attraverso attività di visibilità e mostre. È anche amministratore della prestigiosa City & Guilds London Art School e di Discerning Eye, che ospita una mostra annuale con centinaia di opere. È un amico critico dei progetti UP che portano artisti di fama mondiale fuori dalle gallerie e negli spazi pubblici.

Vedi articoli

Articoli suggeriti

À la carte

Iscriviti qui per ricevere un servizio personalizzato di news concierge dal mondo dell'arte, in esclusiva per la comunità di artisti di Spaghetti Boost, che offre approfondimenti e informazioni uniche e personalizzate con una prospettiva d'autore.

Carrello
Chiudi
Il tuo carrello è vuoto!

À la carte

Iscriviti qui per ricevere un servizio personalizzato di news concierge dal mondo dell'arte, in esclusiva per la comunità di artisti di Spaghetti Boost, che offre approfondimenti e informazioni uniche e personalizzate con una prospettiva d'autore.