**Flash Art International #350 ESTATE - IMAGE ARENA** esplora il panorama in evoluzione dell'immaginario contemporaneo. Nel corso dell'ultimo anno, gli eventi globali hanno portato a una continua rivalutazione di temi, contenuti e approccio editoriale. Questo numero si sposta verso un linguaggio visivo più radicato, allontanandosi dall'estetica digitale fortemente manipolata in favore di immagini che appaiono grezze, immediate e non indicizzate.

Al centro di questo numero ci sono artisti profondamente legati alla fotografia e al cinema, che ridefiniscono le narrazioni fotografiche e cinematografiche. Sophie Calle, protagonista della copertina, incarna questa essenza con il suo racconto diaristico. Un ritratto intimo di Calle, fotografata nel suo studio a Parigi da Joshua Woods mentre indossa Chanel, apre la conversazione. In un’intervista con la direttrice di Flash Art Gea Politi, Calle riflette sulla sua carriera e sulla sua mostra "Séance de rattrapage" alla Perrotin di Parigi.

Jon Rafman offre un contrasto con il suo video *Main Stream Media Network (2025)*, dove rivisita l'età dell'oro dei media broadcast attraverso la lente della cultura post-digitale e post-IA odierna. Rafman ha anche progettato una copertura speciale per *Flash Art*, spingendo ancora più lontano i confini dell'estetica digitale.

Altri protagonisti includono Christine Sun Kim, fotografata da Joseph Kadow, che discute della sua pratica multidisciplinare in vista della sua grande mostra al Whitney Museum of American Art. Nat Faulkner, fotografato da Oscar Foster-Kane, è anche in copertina, con un saggio di Anya Harrison sulla sua capacità di "scolpire con le immagini."

Inoltre, il numero include articoli su artisti come Tiffany Sia, Ebun Sodipo, Zazou Roddam e molti altri, insieme a dispatches critici, archivi e saggi visivi che esplorano l'intersezione tra arte, società e identità.