IL SISTEMA DELL’ARTE: CHI DECIDE COSA È ARTE E PERCHÉ CONTA DAVVERO
Che tu voglia trasformare la tua creatività in una professione e diventare artista a tempo pieno o preferisca ammirare capolavori d’altri tempi sognando un giorno di possederne qualcuno c’è un elemento che devi tenere in assoluta considerazione: il mondo dell’arte non è solo un universo di colori, forme e idee, bensì un sistema complesso in cui operano varie forze e soggetti per determinare cosa sia valevole di attenzione e raggiunga la fama.
Dunque, dietro ad ogni opera esposta in galleria o venduta a prezzi stratosferici in asta, si palesa un intricato gioco di potere, interessi e passioni.
In questo articolo cercheremo di guidarti attraverso le dinamiche invisibili di un organismo che non solo riflette, ma spesso anticipa i cambiamenti della società, trasformando l’espressione individuale in fenomeno globale.
Non a caso si utilizza il termine “sistema dell’arte” per delineare il complesso ecosistema composto da diversi attori che regolano la produzione, la distribuzione, la valorizzazione e la fruizione delle opere. La sua sfera di influenza si estende a livello transnazionale e coinvolge molteplici professionisti: dagli artisti ai curatori, dalle gallerie ai musei fino ad arrivare ai collezionisti.
Eccovi una breve analisi di alcune di queste figure e dei meccanismi del suo funzionamento: una sorta di piccolo “bignami” del mercato dell’arte targato Spaghetti Boost.
I PROTAGONISTI DEL SISTEMA DELL’ARTE
Artisti: alla base della struttura ci sono ovviamente i creatori delle opere che possono lavorare autonomamente o essere rappresentati da gallerie. Il loro successo in termini di mercato dipende in gran parte dal riconoscimento che riescono ad ottenere dagli altri attori del sistema.
Curatori: sono responsabili della selezione dei lavori e dell'organizzazione delle mostre in musei, gallerie o in contesti espositivi temporanei come biennali e fiere. Interpretano il lavoro degli artisti creando narrazioni e connessioni tra le opere che possono suggestionare profondamente la percezione del pubblico e del mercato.
Critici d'arte/giornalisti specializzati: analizzano, spiegano, scrivono recensioni su opere e mostre. La loro opinione influenza la reputazione di un artista e il valore dei suoi lavori.
Gallerie: elemento cruciale del sistema, fungono da intermediari tra gli artisti e il mercato. Selezionano chi rappresentare e promuovere, allestiscono esposizioni e gestiscono la vendita delle creazioni. Giocano altresì un ruolo fondamentale nella costruzione della carriera di un creativo: esporre in una galleria prestigiosa garantisce visibilità e di solito una maggiore richiesta di opere da parte dei collezionisti.
Musei e istituzioni culturali: svolgono un compito di legittimazione e conservazione delle opere. Presentarsi in tali contesti segna un passaggio importante nella carriera di un artista, come d’altro canto le acquisizioni museali rappresentano un forte segnale per il mercato che determina un aumento del valore dei lavori.
Collezionisti: coloro che comprano le opere. Si suddividono in privati e istituzionali (ad esempio collezioni corporate o fondi di investimento). I collezionisti influenti hanno anche un ruolo attivo nella definizione delle tendenze artistiche, sostenendo finanziariamente artisti emergenti o movimenti specifici: molto spesso i lavori collezionati vengono prestati a musei o esposti in mostre, contribuendo così all’accrescimento della reputazione di un creativo.
Case d'asta: facilitano la transazione delle opere agendo sia in quello che viene definito mercato primario (vendita diretta da parte dell’artista o della galleria) sia nel secondario (rivendita di opere già acquisite in precedenza). In particolare le aste sono un termometro importante del sistema, poiché i prezzi di aggiudicazione dei lavori influenzano le valutazioni e le percezioni che il pubblico ha dei singoli artisti.
Esistono poi altri player che popolano questo complesso ecosistema: ve ne parliamo assieme alla descrizione di alcune dinamiche che rendono il mercato dell’arte tutt’altro che statico, bensì sensibile ai cambiamenti culturali, economici e politici della società.
LE PRINCIPALI DINAMICHE DEL SISTEMA ARTISTICO
Mercato: sostantivo a volte utilizzato come sinonimo per l’intero sistema, è regolato da leggi economiche come quelle della domanda e dell’offerta, ma anche da fattori più immateriali come la reputazione e il valore simbolico delle opere. Come già accennato si divide in mercato primario, opere vendute per la prima volta, e secondario (rivendita). Il corrispettivo di un singolo lavoro può variare significativamente e viene influenzato da mostre, recensioni, acquisizioni museali e dall'interesse dimostrato da parte dei collezionisti.
Biennali e fiere: assieme a molte altre tipologie di manifestazioni hanno grande importanza nel calendario artistico internazionale. Gli eventi in cui non è prevista la vendita diretta delle opere, ad esempio le biennali, sono appuntamenti dove curatori o direttori artistici selezionano creativi che rappresentano le tendenze più rilevanti dell'arte contemporanea. Le fiere, come Art Basel o Frieze, sono invece piattaforme commerciali dove solitamente le gallerie espongono e vendono, creando un punto di incontro tra artisti, galleristi, collezionisti e curatori.
Nuove tecnologie: nella narrazione un capitolo a parte lo meritano le cosiddette, seppur ormai in maniera non veritiera, “nuove” tecnologie.
Negli ultimi decenni il sistema dell'arte ha dovuto confrontarsi con il sempre maggior utilizzo da parte degli utenti di piattaforme online, social media e finanche opere create digitalmente, che hanno posto interrogativi sul modo in cui i lavori sono realizzati, distribuiti e venduti. Tutto ciò ha sì aperto nuovi mercati e opportunità per gli artisti, ma ha anche creato sfide e suscitato dibattiti, ad esempio, sulla necessità di adattare le pratiche di conservazione e sul riconoscimento delle opere digitali come parte del patrimonio artistico.
La corsa al digitale ha altresì contribuito a rendere più complessa una delle dinamiche centrali del sistema che è già emersa nel corso del nostro discorso: la costruzione della carriera di un artista che passa attraverso varie tappe di legittimazione.
Dall'inizio in gallerie emergenti all'esposizione in musei prestigiosi e alla vendita in importanti aste, il percorso di un creativo è segnato da riconoscimenti che ne determinano il valore e la fama. I responsabili di questi processi sono troppo spesso soggetti terzi che possono avere una molteplicità di interessi che influenza le loro scelte.
Se non si vuole affidare esclusivamente al caso e alla fortuna il proprio progetto artistico, è essenziale farsi supportare da una realtà che possa mettere al meglio in luce le proprie doti.
Personalità radio televisiva, digital content creator, scrittrice per diverse testate e autrice del volume “Arte Queer. Corpi, segni, storie” edito da Rizzoli, Elisabetta Roncati ha deciso di unire formazione universitaria economica/manageriale e passione per la cultura con un unico obbiettivo: avvicinare le persone all’arte in maniera chiara, facilmente comprensibile e professionale. Interessata a ogni forma di espressione artistica e culturale, contemporanea e non, ha due grandi passioni: l’arte extra-europea e i diritti civili. Nel 2018 ha fondato il marchio registrato Art Nomade Milan con cui si occupa di divulgazione digitale sui principali social media (Instagram e Tik Tok @artnomademilan)