
Studio Moy a Palermo
Appuntamenti mensili ideati da Giulia Monroy per scoprire da vicino l’arte contemporanea e incontrare gli artisti nei loro spazi di lavoro.
Cosa si fa stasera a Palermo? Stasera facciamo studio visit… Se c’è una ragione di vedere nell’arte la possibilità di guardare oltre ciò che la normalità a volte impone, Studio Moy è l’occasione giusta per moltiplicare la curiosità e dedicare tempo di qualità a se stessi e all’altro, come un nutrimento necessario.
Studio Moy nasce da un’idea di Giulia Monroy, classe 1990, palermitana, una laurea in progettazione degli spazi espositivi e allestimenti museali e già molta esperienza all’attivo in ambito specialistico come responsabile delle produzioni per gallerie e Fondazioni.
Ma siccome al cor non si comanda accanto alla pratica professionale sul campo, Monroy dal Novembre 2024 ha dato vita ad un pensiero molto molto poetico e al contempo abbastanza insolito, ovvero uno slot di appuntamenti mensili da cogliere su una nota piattaforma social, per condurre piccoli gruppi spontanei di visitatori all’interno degli studi d’artista, con l’obiettivo di promuovere il riconoscimento dell’artista visivo come professionista, creando uno spazio “riservato” di incontro e dialogo con il mondo dell’arte.
La solitudine dell’artista lo relega all’interno del suo spazio di lavoro come fatto privato, accogliere e aprire le porte al pubblico è un’esperienza sia per il creativo quanto per il visitatore, una sorta di bolla in cui tutto si rallenta, la frenesia del fare è sospesa e l’unico tempo è quello del sogno, in cui l’arte offre la possibilità di concedersi parole, pensieri e dubbi da condividere intimamente con chi ha scelto di fare di un talento il proprio mestiere e la propria vita.
Tra le artiste e gli artisti della scena locale e internazionale di base a Palermo, in concerto con Giulia Monroy hanno dato disponibilità allo studio visit: Chantal Criniti, Giulia Sofi, Francesco Cuttitta, Genuardi/Ruta, Elias Vitrano Marco Cassarà e Gio Peres.

Questi artisti con generosità hanno accolto l’invito ad aprire una finestra sul loro processo creativo e anche, se vogliamo, condiviso il proprio animo, perché Studio Moy non è un happening come tanti, in cui c’è troppo rumore e troppa luce, ma è al contrario una “stanza tutta per sé” dove incontrarsi, a bassa voce.
Agata Polizzi (1976) è siciliana, vive e lavora a Palermo. Storico dell'arte e curatore indipendente, PhD in Storia dell'architettura e conservazione dei beni architettonici, dal 2011 è giornalista pubblicista ed è corrispondente per riviste specialistiche d’arte. Ha svolto attività didattica presso l’Accademia di Belle Arti di Palermo dal 2004 al 2006 come docente a contratto di Antropologia culturale. Ha curato mostre e pubblicazioni per Istituzioni museali pubbliche e private. Collabora a ricerche e progetti sul contemporaneo con artisti, soggetti culturali e fondazioni in ambito nazionale e internazionale. Dal 2019 è Direttore editoriale di My Art Guide, Italia. Nel 2019 è stato curatore aggiunto di BAM Biennale Arcipelago Mediterraneo. E’ guest curator alla Galleria Francesco Pantaleone Arte Contemporanea Palermo/Milano. Dal 2017 è curatore della sezione arti visive del Festival delle Letterature Migranti. È consulente per l’Istituto Svizzero di Roma. È stato il coordinatore curatoriale di ZACentrale a Palermo e collabora con la Fondazione Mario Merz di Torino dal 2014.